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Laboratorio di blog a Fantacity

Un vero e proprio laboratorio di blog per bambini e ragazzi.

E’ quello che ci apprestiamo a condurre all’ interno della 3 giorni di Fantacity.

Un attività pratica, dinamica, divertente ma anche fortemente educativa in cui non solo condurremo i nostri giovani amici alla scoperta del mondo dei blog, ma li guideremo nelle creazione e condivisioni di contenuti originali che saranno subito online.

Il laboratorio si inserisce nel vastissimo ed eterogeneo palinsesto di Fantacity, il grande evento che, per il sesto anno consecutivo, andrà a riempire il centro storico di Perugia.

Un occasione per tutti e totalmente gratuita.Da non perdere!

Settimana del benessere psicologico anche a Gubbio

Ricevo e pubblico con piacere una nota delle dott.sse Elena Arestia e Paola Pierini

 

Anche quest’anno l’Ordine degli Psicologi della Regione Umbria promuove il progetto: “Lo psicologo al servizio dei cittadini”.

Nella settimana dal 21 al 27 novembre 2011 tanti professionisti psicologi opereranno gratuitamente su tutto il territorio regionale per favorire il benessere di persone, gruppi e organismi sociali.

Tra le varie iniziative ricordiamo:

–          Studi aperti: gli psicologi che aderiscono al progetto durante la settimana del benessere psicologico apriranno i loro studi a tutta la cittadinanza offrendo gratuitamente  consulenze, seminari formativi e laboratori esperienziali;

–          Lo psicologo in farmacia: le farmacie del territorio che hanno aderito al progetto metteranno a disposizione degli spazi adeguati per favorire l’incontro dello psicologo con i cittadini. Sarà possibile recarsi in farmacia e prenotare gratuitamente con il farmacista un colloquio psicologico di orientamento e prevenzione.

 Nel territorio eugubino si terranno in particolare due laboratori teorici-esperienziali:

 LA RICETTA DEL BUON VIVERE: alla scoperta degli ingredienti del benessere.

Il laboratorio è volto ad approfondire il tema della gestione dello stress. In primis si andranno ad analizzare le principali fonti di stress e le conseguenze psico-fisiche di un’esposizione prolungata a stressors psicologici, emotivi ed ambientali. In secondo luogo si cercherà di stimolare nei partecipanti, attraverso un loro coinvolgimento diretto, la scoperta delle risorse personali e delle tecniche pratiche da mettere in atto per fronteggiare adeguatamente lo stress e limitarne gli effetti nocivi. Il presupposto di fondo su cui si basa l’intervento è che la qualità della nostra vita è una nostra responsabilità, e che l’essere umano può diventare un esperto del proprio benessere a patto che ne conosca gli ingredienti fondamentali. L’incontro sarà condotto dalla Dott.ssa Paola Pierini e dalla Dott.ssa Elena Arestia, e si terrà giovedì 24 Novembre dalle ore 18 alle ore 20 in via Borromini n.15 (zona Madonna del Ponte – Gubbio). E’ necessaria la prenotazione telefonando al numero: 320-4563254 Il laboratorio sarà riproposto anche il giorno seguente, venerdì 25 Novembre, sempre dalle 18 alle 20 a Perugia (via Assisana n. 15) presso il Residence Domus Volumnia.

 ARRENDERSI: gli esercizi che risanano corpo e mente.

Il laboratorio sarà prevalentemente esperienziale e sarà volto a far sperimentare nei partecipanti la possibilità di ritrovare il benessere psicofisico partendo dall’ascolto di sé e del proprio corpo. In particolare, attraverso una sequenza specifica di esercizi fisici molto semplici, si cercherà di promuovere la “resa” ai naturali processi di espansione del nostro corpo, contrastando rigidità muscolari, ossigenazione inadeguata e tensioni croniche.

Info e programma dettagliato sul sito dell’ evento.


Nel ricordo di un maestro

Difficile non dire due parole sulla prematura scomparsa di Steve Jobs, ancora più difficile riuscire a farlo senza scadere nella retorica.

Mi limito a riflettere su una delle sue frasi più celebri, tratta dal famoso discorso a Stanford del 2005…”Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro”.

Dovremmo fermarci spesso a riflettere su questo.La vita che viviamo è davvero la nostra o stiamo vivendo quella di qualcun’ altro?Quante volte ci accontentiamo, seguendo la strada che qualcun  altro ha tracciato per noi?Se uno degli uomini più importanti della storia moderna, in un epoca in cui ci illudiamo di credere di poter sconfiggere la morte, se ne va a 56 anni…..beh forse non dovremmo davvero darci una mossa?

Chiacchierando di didattica.

L’occasione è ghiotta. Introdurre il concetto di “didattica” in aula, ad un gruppo in formazione che poco ha avuto a che fare, finora, con tali concetti.

La questione non è così immediata come sembra, vorrei trovare una definizione che sia al tempo stesso chiara, esaustiva ma che restituisca, in qualche modo, anche il senso di questo fantastico mondo che abbiamo il privilegio di abitare.

Non soltanto una definizione accademica, quindi, ma il racconto di un vissuto, di una pratica quotidiana che è anche e soprattutto emozione, scambio, relazione, esperienza. E allora l’idea, neanche troppo originale, di coinvolgere i miei contatti di facebook.

Un post veloce, diretto, esplicitamente rivolgo a tutti quegli amici (e qui la parola non è casuale) che per lavoro e per vocazione si occupano, appunto, di didattica.

Ed ecco le risposte, in poche ora la bacheca si popola ed è l’intrecciarsi di teorie ed emozioni, di racconti e strategie ….le storie di noi tutti che abbiamo scelto il lavoro più bello del mondo e continuiamo a sceglierlo ogni giorno….consapevoli di quanto sia difficile a volte ma anche di quanta ricchezza possa darci.

Qualche passaggio dai commenti alla mia domanda “ cosa è la didattica?”…vale la pena leggerli, per comprendere, seppure in minima parte, quando meraviglioso e ricco sia questo mondo.

  • “il perfetto incontro tra quello che sai, che ti piace, che ti sembra importante… e quello che riesci a far conoscere, piacere, sembrare importante anche ad altre persone”.
  • “Didattica quel bagaglio d’informazioni, insegnamenti ed esperienze, che riesce a rimanerti dentro, che riesce a lasciare una traccia, che riesce a farti crescere, e forse cambiare, senza che quasi tu te ne accorga”
  • “L’arte di insegnare facendo ricorso a metodologie e strategie in una pluralità di fini e situazioni, rivolte a destinatari con diversità anche rilevanti dal punto di vista cognitivo, affettivo, relazionale, sociale e culturale.” “La capacità di dare e ricevere contemporaneamente”.
  • “L’arte di ispirare domande e curiosità e fornire gli strumenti e le motivazioni per perseguire risposte. Dovrebbe essere un percorso verso l’alto, su ciò che ancora non sappiamo.”
  • “Didattica é dare a quello che sai tu la miglior forma di entrare nella testa di un altro.” “Creare empatia tra docente e discente”
  • “ É empatia, creatività e criticità, capaci di sorvolare la classicità di una prassi-teoria-prassi per poi ridefinirsi, adeguandosi a nuovi scenari apprenditivi”.
  • “Ambienti, tecniche, strumenti, dispositivi … per aiutare le persone ad imparare”.
  • “Disciplina teorico-pratica che si occupa di risolvere i problemi di apprendimento-insegnamento. “

Gubbio in B al centro del mondo

Gubbio serie B a Times Square

La volata del Gubbio in serie B è un evento a dir poco intercontinentale. Festeggiamenti in grande stile anche a New YorkGiuseppe Rosati, residente a Manhattan da qualche mese per lavoro ha voluto festeggiare alla grande. Prima seguendo in diretta la partita grazie ad Internet e poi, direttamente da Times Square, ha fatto pubblicare un enorme murales luminoso per condividere la grande vittoria.

Da Gubbio al centro del mondo, per un sogno mondiale!

Idee Formazione, un laboratorio per imparare a scommettere su se stessi .Intervista a Lucia Rosati, ideatrice e docente di una società di formazione innovativa

Condivido con piacere un articolo di Carmen Nardi uscito sulla rivista Press360°

Idee Formazione, un laboratorio per  imparare a scommettere su se stessi
Intervista a Lucia Rosati, ideatrice e docente di una società di formazione innovativa

“Per imparare dobbiamo essere curiosi (…) Per crescere, scoprire, migliorare, dobbiamo andare ogni volta un po’ al di là”. È questo uno dei tanti spunti che si possono leggere sul blog di Lucia Rosati, eugubina  che dopo la Laurea in Scienze dell’Educazione, un Master universitario in e-learning e tanti anni di esperienza nella formazione degli adulti e nelle nuove tecnologie per la didattica e per l’apprendimento, è riuscita a creare a Gubbio una realtà estremamente interessante nel campo della formazione e delle metodologie di insegnamento. Si chiama “Idee Formazione” (sede di Gubbio del “Laboratorio delle Idee” di Fabriano) e non è solo un posto per imparare cose nuove, ma un vero e proprio laboratorio dove si “impara ad imparare”, dove le esitazioni e le insicurezze cadono e si parte per un nuovo viaggio alla scoperta di ciò che di buono ci circonda, e, perché no, anche di sé stessi. <<La soddisfazione più grande la proviamo quando persone che partono totalmente sfiduciate nella loro capacità di affrontare qualcosa di nuovo riescono piano piano ad acquisire fiducia nei loro mezzi e a vincere la sfida con sé stessi – sottolinea Lucia Rosati – L’ultima esperienza, in ordine di tempo, ha visto protoganisti i dipendenti di due aziende del territorio in cassa integrazione. I partecipanti sono arrivati da noi per acquisire nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro. La loro scelta è caduta sul corso di informatica, ma inizialmente non pensavano di potercela fare davvero. Oggi utilizzano il computer senza problemi, sfruttandone tutte le potenzialità anche come mezzo di comunicazione (social network, mail, forum ecc), ritrovando il piacere della socialità e “dell’apertura al mondo”>>.

Quest’esperienza dimostra che non c’è limite d’età per rimettersi in gioco, e farlo imparando cose nuove apre gli orizzonti come poche altre esperienze possono fare.

<<I nostri progetti di formazione puntano sia all’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche (siamo specializzati in corsi di informatica certificati microsoft, lingue e comunicazione) sia all’acquisizione di abilità trasversali, alla formazione ed alla crescita motivazionale della persona, allo sviluppo dell’ imprenditoria femminile, all’orientamento ed alla ricerca>>. Innovativi sono i corsi in modalità e-learning e mobile learning che, soprattutto per le aziende, rappresentano un’ottima alternativa ai corsi tradizionali. Per saperne di più sul mondo di Idee Formazione si può consultare il sito www.ideeformazione.it, dove oltre alle informazioni sui corsi si possono trovare articoli e spunti interessanti su formazione personale, e-learning, tecnologie, comunicazione e molto altro….

Elezioni 2.0, la campagna elettorale ai tempi di Facebook

In periodo di campagna elettorale assistiamo ad un fenomeno sempre più diffuso: lo sbarco dei candidati ( di ogni schieramento ed ideologia)  sui sociale network ed, in particolare, su Facebook

Il fenomeno, ovviamente, non è solo di casa nostra. La campagna elettorale su Facebook portata avanti da  Obama ha fatto storia, ma per restare in Italia basi pensare a Nichi Vendola, che grazie ad un progetto di comunicazione integrato e  lungimirante e ad una presenza onesta e strategica sui social network è riuscito, non solo a vincere le elezioni, ma anche a posizionarsi come il primo politico in Europa per presenza sui social network.

Cerchiamo di capire, brevemente, le ragioni di tanto successo e i motivi che spingono ( o dovrebbero spingere) i politici ad essere presenti sul web:

  • Innanzitutto Facebook si configura non come semplice moda (come qualcuno ama definirla) ma come fenomeno trasversale che cambia la modalità di comunicare, di informarsi e creare/ condividere conoscenza.
  • Facebook è ormai ovunque. Dati ufficiali parlano di 18 milioni di utenti in Italia(Facebook è il terzo paese più popolato al mondo).
  • Facebook  ( ma anche Twitter, o Youtube) parla il linguaggio dei giovani.
  • I social network sono, anche, i  canali di informazione  privilegiati da una larghissima fascia di utenti ( non solo giovanissimi) .
  • Facebook, per sua stessa natura, favorisce la condivisione e la produzione di contenuti e valori, in perfetto stile web 2.0. ed in linea con una moderna concezione di comunicazione bidirezionale e collaborativa.

Detto questo appare evidente come sia importante, direi indispensabile, per ogni attore politico valutare e programmare una strategia di presenza su tali canali.

Alcuni consigli utili:

  1. Non improvvisarsi, qualsiasi campagna di comunicazione richiede pianificazione ed individuazione/ analisi di target e obiettivi.
  2. Definire quali canali usare ( Facebook?, Twitter?, Youtube? Il blog?)
  3. Integrare i vari canali tra loro.
  4. Prestare attenzione costante ai contenuti da pubblicare e condividere.
  5. Dimostrare coerenza, nello stile comunicativo e nel messaggio.
  6. Aggiornamento costante di tutti i vari canali, i social ne work non vanno abbandonati.
  7. Favorire il confronto, la discussione…anche quella “difficile”.
  8. Rispondere sempre e a tutti.
  9. Evitare le censure.
  10. Evitare le finzioni e le forzature, la rete premia la verità.

Il potere della curiosità

Mi capita spesso, quando inizio un nuovo corso di informatica di base, di trovarmi davanti persone spaventate, insicure, convinte che non riusciranno mai ad impare qualcosa, ad usare con consapevolezza il computer……partono sfiduciate, sconfitte prima ancora di inziare.

In queste prime lezioni c’è una cosa che ripeto spesso e di cui sono fermamente convinta perché l’ho sperimentata e la sperimento ogni giorno prima di tutto su me stessa.

Per imparare, dobbiamo essere curiosi.

Per crescere, scoprire, migliorare, dobbiamo andare ogni volta un po’ al di là.

E’ la curiosità che ci spinge ad esplorare un nuovo menù od una nuova funzione di un  programma, prima ancora di conoscerla bene.

Ed è sempre la curiosità, in generale, che ci spinge a leggere un libro in più, a cercare una voce su google, a guardare un film, ad ascoltare un amico.

Ma è anche quella forza che ci spinge a seguire un nuovo maestro, a voler stringere relazioni, contatti, ad imparare una nuova lingua…..

Senza questa spinta non solo rimaniamo fermi ma rischiamo, necessariamente, di tornare indietro.

Dovremmo impare a coltivarla sempre di più e a dargli spazio. A scuola dovrebbero insegnare questo…..a me qualcuno l’ha insegnato….per fortuna….

Penso a Steve Jobs e al suo famoso discorso….”siate affamati, siate folli….”

Personalmente non conosco altro modo per vivere che questo……è un’antidoto contro la noia e contro  l’immobilismo.E’ la strada che ci permette di affrontare ogni nuova sfida con entusiasmo e passione.E’ l’energia che ci permette di andare sempre oltre e di scoprire in ogni momento strade nuove e nuovi compagni di viaggio.Non è emozionante?

Una chiacchierata con Maddalena Vantaggi tra arte, lavoro, studi e passioni….

Inauguro oggi una nuova sezione del mio blog.

Più che una rubrica di interviste, questa sezione vuole essere uno spazio informale  per conoscere  o riscoprire nuovi amici che hanno qualcosa di interessante da dirci.

Credo fermamente che il potere della rete stia proprio in questo: nella possibilità di farci conoscere, scoprire e apprezzare ogni giorno nuovi compagni di strada.

Come prima intervista pubblico con piacere una chiacchierata con Maddalena Vantaggi, giovane designer eugubina reduce del successo della mostra di(af)fetti

Ciao Maddalena, ti abbiamo appena visto all’opera con la mostra di(a)ffetti, come nasce questa iniziativa?

Ho iniziato a lavorare a di(af)fetti nell’aprile 2010, quando mi chiamarono ad esporre al Festival dell’Artigianato di Firenze con un progetto di design autoprodotto. Da tanto volevo realizzare una nuova linea di ceramiche ma invece di produrle ex-novo, pensai che poteva essere interessante – e più sostenibile – recuperare quelle difettose che le botteghe buttano via. Sapevo infatti che si deve pagare una tassa a peso per smaltirle, poiché la ceramica è un rifiuto speciale. Quindi “affezionandomi” proprio ai difetti (il nome di(af)fetti è un gioco di parole tra “affetti” e “difetti”) di questi pezzi recuperati dalle botteghe eugubine (Ceramiche Rampini e Ceramiche Cerbella), ho creato una linea di oggetti in cui è proprio il difetto, l’asimmetria, l’imperfezione che generano nuova bellezza. Queste ceramiche quindi ci ricordano che un difetto, se rielaborato, può diventare una potenzialità. E ci rincuorano un po’ in un mondo patinato, che punta alla perfezione, soprattutto estetica. Infine, come la maggior parte dei miei progetti, di(af)fetti ha anche un risvolto ecologico poiché diminuisce, seppur in piccola parte, la quantità di rifiuti da smaltire e promuove la pratica del riciclo e del riuso. Inaspettatamente il progetto a Firenzae ha avuto successo. L’ho quindi riproposto al Multimedia Art Festival di Fermo e con Gabriele Tognoloni anche a Gubbio. E proprio in questi giorni il Design Boom Mart li ha selezionati per il Salone del Mobile di Stoccolma. Quindi a febbraio volerò in Svezia per presentare il progetto. Mi piacerebbe fare di di(af)fetti un format in cui coinvolgere di volta in volta artisti e designer diversi, pronti ad affezionarsi ai difetti delle ceramiche…

Ma chi è Maddalena Vantaggi?Raccontaci di te

Da quando sono nata sono artisticamente iperattiva. Ho sperimentato un po’ tutte le forme d’arte, compresa la danza e il teatro. Esprimermi creativamente è il mio unico modo di trovare un posto nella società. E cerco sempre di non prendere la cosa alla leggera, di riconoscere la mia responsabilità di progettista. Io dico che la creatività è uno strumento potentissimo che va maneggiato con cura poiché permette di introdurre nella realtà nuove entità che possono apportare cambiamenti nelle dinamiche sociali. E’ inoltre chiaro che Maddalena è ciò che crea. La mia vita è fonte di ispirazione dei miei progetti, ma me ne accorgo solo a posteriori! Solitamente quando creo o progetto infatti vado molto d’istinto…

Sei abituata da anni a studiare e lavorare girando il mondo. Che significa, per te, esporre a Gubbio?

Esporre a Gubbio è un po’ come “partorire” in pubblico. A Gubbio non ci sono segreti e tutto quello che fai ti rimane appiccicato addosso. A volte è stressante, soprattutto la parte della “preparazione”. Poi, una volta presentato il lavoro al pubblico, succede qualcosa di stupendo: amici, parenti e anche qualche sconosciuto (non facile da trovare a Gubbio) mi ringrazia per l’emozione che sono riuscita a suscitare o per la riflessione che ho stimolato. Gubbio è una città piena di paradossi, meravigliosa per quanto complicata, soprattutto per chi lavora nel mio settore, quindi la soddisfazione di riuscire a dialogarci mi rende sicuramente felice. Ed è una indubbia palestra di vita…  a volte infatti credo sia più facile scappare in una grande città dove già il tuo linguaggio è codificato. Gubbio, soprattutto nel mio caso, è un “terreno vergine”. Ostico sì ma anche tutto da esplorare.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro è stato definito dagli “esperti” concept design oriented. Ovvero progetto oggetti non tanto per la loro funzione quanto per il messaggio concettuale che essi introducono una volta inseriti nel contesto sociale. In questo modo posso lavorare in contesti ibridi,  esplorare i limiti tra design, grafica e arti visive, discipline che mi permettono di arricchire il mio progetto andando oltre la semplice funzionalità. Inoltre ho fondato con le mie colleghe Maria Zanchi e Roberta Bruzzechesse, un collettivo artistico Publink, con il quale realizziamo progetti di arte pubblica tra cui Rifiuto Con Affetto che mi ha dato moltissimo (www.rifiutoconaffetto.it). Per esprimere anche la mia parte più intima e soggettiva, lavoro da 5 anni anche nel campo della video arte, soprattutto grazie al supporto della curatrice romana Manuela Pacella che ha creduto subito in me e nella mia “schiettezza”, portandomi ad esporre in contesti quali il Festival di Ravello con Bonito Oliva. Infine lavoro anche nel campo della grafica, sia editoriale che coordinata… diciamo che cerco di mettere a frutto a 365 gradi le mie potenzialità creative.

Basta parlare pochi minuti con te per comprendere che a muovere tutto c’è una grande passione. Ma la passione da sola basta?Quanto è importante per te?

La passione è indispensabile ma non sufficiente. E’ un po’ come in una storia d’amore: si può vivere una attrazione smisurata verso una persona ma poi, quando devi viverci e confrontarti nelle piccole cose della quotidianità, le cose cambiano e la storia rischia di non dare frutti. La passione secondo me è il punto di inizio, è la spinta che ti indica la direzione da prendere. Poi quella direzione va mantenuta… e ci vogliono tanti compromessi.

Che consigli daresti ad un giovane che vuole iniziare a muoversi nel mondo del design?

Guardarsi intorno, viaggiare ma non ripudiare le proprie radici. Essere aperti a tutto ma non diventare relativisti (come accade spesso a me…). Prendere il buono anche dalle esperienze più negative che ci aiutano ad essere più forti e a capire come dare il meglio. E trovare un campo nel quale ci si sente a proprio agio. Il design oggi ha mille sfaccettature. Io ad esempio ho capito subito che non mi interessava disegnare macchine o ferri da stiro e ho preso subito una direzione abbastanza precisa. Questo è importante. Ovviamente però, bisogna continuare a dare un occhio anche a tutto il resto…

Secondo la tua esperienza, cosa è indispensabile, oggi, per realizzarsi nel mondo del lavoro?

Lottare per creare le condizioni per cui sia possibile fare ciò che si adatta alle nostre potenzialità. Io dico sempre che un lavoro per me non esisteva e me lo sono inventato. Di sicuro non sguazzo nell’oro, ma per ora vado avanti e senza rimpianti, perché so che sto facendo ciò che desidero, che meglio mi si adatta e col quale posso dare il massimo. Poi si vedrà…